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martedì, Novembre 12, 2024

Redazione

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Civitavecchia e il sorriso di Karol

La semplice bara di legno chiaro e quel grande Vangelo che non smetteva di lasciarsi sfogliare dal vento; oggi “ritornava alla casa del padre” il Papa amato da tutti,  Karol Józef Wojtyła , era il 2 aprile del 2005 e Piazza San Pietro non era mai stata così gremita di palpiti e di fedeli. Il battito del cuore corre veloce al ricordo di ciò che rappresentò sulla terra come vero Vicario di Cristo. E come un disegno perfetto del cielo in questi tempi di Quaresima e di cordoglio per le vittime che affollano i nostri sguardi, ovunque proviamo a posarli, non possiamo non comprendere ancora una volta l’importanza dell’ eredità lasciataci da questo grande uomo: l’importanza della Croce.

Civitavecchia: Scotto scrive al presidente Avv. Francesco Maria di Majo

Gent.mo Presidente, a chi attraversa per la prima volta con lo sguardo Civitavecchia arrivando dal porto, appare subito come iniziale tratto distintivo della nostra città la fontana progettata dall’architetto Alfiero Antonini e posta sul lato nord, con la statua da lui disegnata e dedicata a Giovanni Paolo II. L’opera nata come tributo ad un uomo e alla profonda cultura di una città che lo accoglieva si mostrava fino a qualche anno fa nella sua semplicità stilistica ma dal profondo significato morale tra zampilli di acqua fresca e aiuole di fiori. Oggi tutto questo ha purtroppo lasciato il posto ad una visione di infelice degrado. La fontana non è più tale e l’incuria e il passare del tempo hanno trasformato l’opera in un ramo di arte triste.

Scotto: Wojtyla a Civitavecchia, il ricordo in una statua

Gent.mo Sindaco, noi dell’Associazione Civitavecchia 2000, in rappresentanza del sentimento comune che anima gli abitanti tutti della nostra città, sentiamo di doverLe inviare questa lettera a memoria storica dei fatti avvenuti. Il diciannove marzo del 1987 ricordiamo tutti, giovani e meno giovani, come il vento di quella mattina accolse e accompagnò un uomo semplice e luminoso che camminò tra la nostra gente e la nostra storia confortandoci e dandoci fiducia, Il Santo Padre Giovanni Paolo II. Quel giorno resterà unico ed indelebile nei nostri cuori e nelle nostre menti finchè vivremo e di quel giorno continueremo a raccontare, a chi è venuto dopo di noi, delle carezze sul cuore che ci furono donate.

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