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D’Antò sulla Chiusura Centrale a Carbone ENEL: Tra le nostre priorità c’è il futuro dei dipendenti Enel

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La chiusura della centrale a carbone di ENEL, prevista per il 31 dicembre 2025, rappresenta una tappa importante nella nostra transizione verso un futuro energetico più sostenibile. Tuttavia, siamo consapevoli che questo cambiamento avrà un impatto significativo sui lavoratori di ENEL e sulle loro famiglie. Come candidato sindaco, voglio ribadire che le loro preoccupazioni sono al centro del nostro impegno politico.

Sappiamo bene come i problemi più gravi ci saranno per le aziende dell’indotto e soprattutto per le società mono committenti come la Minosse, che rischiano il fallimento o anni di cassa integrazione per i loro dipendenti. Riteniamo comunque fondamentale non dare per scontato il futuro dei dipendenti Enel.
Il nostro impegno è chiaro: sostenere i sindacati affinché, insieme ad ENEL, si trovino soluzioni concrete che permettano ai lavoratori di rimanere a Civitavecchia. Considerando i prepensionamenti, stimiamo che circa 150 lavoratori necessiteranno di un nuovo collocamento. 

E’ gravissimo che il tavolo presso il Ministero delle imprese e del made in Italy non abbia ancora trovato alcuna soluzione concreta, evidenziando come il governo Meloni non ha alcuna intenzione di investire sul nostro territorio. Il cambiamento epocale che vedrà a Civitavecchia la chiusura della centrale a carbone deve essere accompagnato da investimenti pubblici, in modo che anche i privati siano spinti ad investire sulla nostra città.


E’ chiaro come la filiera istituzionale di destra Governo-Regione-Comune non stia funzionando. Evidentemente il servilismo dei rappresentanti locali della destra in regione e parlamento verso i loro capi partito, invece di portare soluzioni, sta funzionando come un tappo. Per difendere le loro poltrone, chiedono certezze per loro stessi, ma neanche un euro per il futuro della città.
Con noi a Palazzo del Pincio la città avrà finalmente una voce che parlerà forte e chiaro a nome dei cittadini. Dopo 70 anni di servitù energetica Civitavecchia merita attenzione e finanziamento e noi andremo a dirlo forte e chiaro al Governo!


Ma non aspetteremo passivamente solo soluzioni dall’alto: proporremo un tavolo di lavoro con ENEL, sindacati e amministrazione locale per esplorare tutte le opzioni disponibili, dalle riqualificazioni professionali alle opportunità di impiego in nuovi progetti energetici e industriali sul territorio. Il terreno occupato dalla centrale di TVN è un luogo industriale fondamentale della nostra città e Enel dovrà trovare delle soluzioni che garantiscano sviluppo ed occupazione.
Quando vinceremo le elezioni i lavoratori di ENEL non saranno più soli. La nostra coalizione è fermamente impegnata a garantire che le loro preoccupazioni siano ascoltate e affrontate con la massima serietà. La chiusura della centrale non deve essere vista solo come una sfida, ma anche come un’opportunità per un futuro più giusto e sostenibile per tutti.

Vi invito a unirvi a noi in questo impegno e a sostenere le iniziative che metteremo in campo per il bene della nostra comunità.
Insieme, possiamo fare la differenza.

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Il nostro impegno è chiaro: sostenere i sindacati affinché, insieme ad ENEL, si trovino soluzioni concrete che permettano ai lavoratori di rimanere a Civitavecchia. Considerando i prepensionamenti, stimiamo che circa 150 lavoratori necessiteranno di un nuovo collocamento. 

E’ gravissimo che il tavolo presso il Ministero delle imprese e del made in Italy non abbia ancora trovato alcuna soluzione concreta, evidenziando come il governo Meloni non ha alcuna intenzione di investire sul nostro territorio. Il cambiamento epocale che vedrà a Civitavecchia la chiusura della centrale a carbone deve essere accompagnato da investimenti pubblici, in modo che anche i privati siano spinti ad investire sulla nostra città.


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Vi invito a unirvi a noi in questo impegno e a sostenere le iniziative che metteremo in campo per il bene della nostra comunità.
Insieme, possiamo fare la differenza.

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