La Giornata dei Nonni e degli Anziani è stata celebrata con grande emozione e partecipazione dalle diocesi di Porto-Santa Rufina e di Civitavecchia-Tarquinia. Sulla terrazza del porticciolo affollata di villeggianti, il vescovo Gianrico Ruzza ha espresso parole di profonda gratitudine e rispetto verso coloro che con la loro esperienza e saggezza garantiscono gioia e maturazione ai più piccoli.
“La testimonianza e la custodia dei nonni sono fondamentali. Come è bello sapere che chi ha più esperienza diviene garante della gioia dei piccoli e della loro maturazione”, ha dichiarato il vescovo durante la celebrazione della Messa. Insieme a lui, don Salvatore Rizzo, parroco di San Giuseppe, ha organizzato la preghiera coinvolgendo molte delle strutture per la terza età presenti nella cittadina. Grazie al servizio della Misericordia di Santa Marinella, anche diversi ospiti delle residenze sanitarie hanno potuto partecipare.
Per il vescovo Ruzza, i nonni rappresentano una “parte preponderante e fondamentale” nel fornire il nutrimento spirituale e valoriale, come illustrato nel Vangelo di Giovanni. Davanti alla folla affamata, Gesù comanda agli apostoli di dare loro stessi da mangiare, pur avendo solo cinque pani e due pesci. Non si tratta solo di dare cibo, ma di rispondere ai bisogni più profondi dell’umanità. La certezza di Gesù che avanzerà del cibo ci aiuta a riconoscere che “in questa fragilità umana ci sono risorse immense, di cui dovremmo avere maggiore fiducia. Si tratta di credere al patrimonio interiore che abbiamo ricevuto”.
“Riscopriamo dunque di essere figli amati” e parte di un tutto che è comunione e fraternità: “Una Chiesa che è madre e nonna, una Chiesa che è corpo e forza interiore, una Chiesa che è luogo di incontro e di crescita”, ha concluso il presule.
Alla fine della liturgia, il vescovo ha donato il Messaggio del papa per questa quarta edizione della festa, che ha avuto per tema una frase tratta dal Salmo 71: “Nella vecchiaia non abbandonarmi”.
Questa celebrazione ha ribadito l’importanza di valorizzare il ruolo degli anziani nella società, riconoscendo in loro una fonte inesauribile di amore, saggezza e guida spirituale per le generazioni future.