Dichiarazioni del Partito Democratico di Civitavecchia e il Gruppo Consiliare del PD:
Piena solidarietà ai lavoratori elettrici in sciopero, per protestare contro le politiche dell’ENEL, concentrate su di una privatizzazione spinta delle proprie attività.
Soprattutto, appaiono condivisibili le preoccupazioni delle organizzazioni sindacali di categoria rispetto ad un ente, di natura pubblica, che appare più orientato a speculazioni di carattere finanziario piuttosto che in direzione di intraprese che garantiscano sviluppo e occupazione.
Tale atteggiamento si riscontra in maniera concreta anche sul nostro territorio.
Riteniamo che la città debba pretendere dall’ENEL risposte chiare e non dilatorie in ordine al percorso di decarbonizzazione in corso,che non mortifichi tanto i lavoratori diretti, quanto quelli dell’indotto.
In questo senso ci sentiamo di stigmatizzare i comportamenti del Governo che non può essere spettatore passivo di una situazione che già oggi produce turbative sociali, adducendo ad alibi una presunta autonomia gestionale dell’ente elettrico.
La verità è che le forze di governo, di livello nazionale, regionale e comunale, hanno una precisa responsabilità in ordine alla situazione che si sta vivendo nel comparto elettrico.
Vi è stato un atteggiamento di sottovalutazione, di pigrizia amministrativa e, in definitiva, di irresponsabilità in relazione a processi che non sono piovuti improvvisamente dall’alto, in maniera improvvisa, ma erano largamente annunciati. L’assenza di progettualità e di un confronto serrato con l’ente elettrico, che lo spingesse ad assumersi le proprie responsabilità rischia di essere pagato anche dalla nostra città, in termini occupazionali e di prospettiva.
Il Circolo del Partito Democratico è impegnato, con iniziative che guardano oltre i confini territoriali, per sostenere una vertenza generale che punti ad una transizione energetica che comprenda tra gli attori anche l’ENEL, che certamente potrebbe svolgere un ruolo importante in questa direzione.
La tutela dell’occupazione e delle condizioni di lavoro delle persone rimangono, come sempre, una assoluta priorità.