Quanto riportato sulla stampa nei giorni scorsi, in merito ad una riunione organizzata presso la sede istituzionale del comune dall’assessore Zacchei e dalla consigliera/sindacalista Attig, riteniamo debba essere attenzionato in maniera approfondita. É poco chiaro, infatti, come sia possibile che un assessore e una consigliera comunale organizzino una riunione con i dipendenti di un’altra azienda, quale è di fatto CSP, senza la presenza almeno della dirigenza di CSP e del comune.
Inoltre sembra che l’oggetto della riunione fosse una questione puramente gestionale, cioè l’ applicativo per le timbrature e la gestione delle firme elettroniche, che a quanto ci risulta è stato accettato positivamente dal personale del servizio di Oepac (ex Aec), che è sempre stato un fiore all’occhiello della nostra partecipata. Com’è noto la politica non dovrebbe entrare nelle questioni gestionali, che sono competenza autonoma dei dirigenti. Di questo chiederemo spiegazioni al sindaco, in qualità di socio unico di CSP, tramite un’interrogazione urgente a risposta immediata.
Ci auguriamo che le risposte arrivino, altrimenti passerà il messaggio che un assessore e una consigliera possano andare a ruota libera. La casa comunale non è certo il luogo dove farsi propaganda elettorale, come specificato da Tedesco allo scorso consiglio comunale. Ma forse quando prova a lanciare accuse contro il nostro candidato sindaco D’ Antò dovrebbe prima guardare in casa propria. Alla dipendente di Csp rea di aver semplicemente svolto il suo lavoro per il quale viene pagata dalla collettività e per questo allontanata in malo modo dall’aula Calamatta durante la presunta riunione non regolare sentiamo di esprimere tutta la nostra solidarietà.